Nel 2012 ricorrerà il centenario della nascita di Inaco Biancalana (1912 – 1991), artista nato e vissuto a Viareggio che nelle sue opere, spesso realizzate in legno, seppe esaltare l’anima della Viareggio popolare offrendo gustosi ritratti di personaggi cittadini e bambini. Nel 1946 vinse il concorso indetto dalla Croce Verde di Viareggio per la realizzazione di un busto in memoria di Giuseppe Tabarracci. Questo piccolo saggio viene offerto a ricordo dell’artista.
Durante la seduta di Consiglio del 29 marzo 1946, il Presidente della Croce Verde di Viareggio Antonio Giorgetti, comunicava ai Consiglieri che lo scultore Giulio Francesconi, con una lettera giunta da pochi giorni, proponeva l’erezione di un busto in memoria del Prof. Dott. Giuseppe Tabarracci da collocarsi all’interno dell’Ospedale cittadino. Il medico specialista, di cui si intendeva onorare la memoria, sin dagli inizi del Novecento aveva collaborato con la Società di Pubblica Assistenza presso l’ambulatorio chirurgico, arrivando a ricoprire nel 1925 la carica di Presidente, un impegno al quale mantenne fede fino al maggio del 1929 (1).

Il Consiglio, dopo aver preso in esame la proposta, deliberava di farla propria prendendo l’iniziativa per una sottoscrizione popolare affinché tutta la cittadinanza potesse partecipare alla manifestazione di stima nei confronti dell’illustre medico. Nella seduta consiliare pertanto si decideva di rispondere al Francesconi comunicandogli che la sua proposta era stata favorevolmente accolta e che la Pubblica Assistenza sarebbe rimasta in attesa di conoscere l’entità della spesa necessaria all’esecuzione del lavoro (2).
Dalle carte in nostro possesso non sappiamo che cosa abbia risposto al riguardo lo scultore ma lo spoglio delle delibere consiliari per quegli anni ci consente di ricostruire tutte le successive fasi relative all’iniziativa, dal blocco di marmo, occorrente per l’esecuzione del busto, messo a disposizione dalla Società Montecatini Marmi (Marmitalia) alla decisione di indire un concorso fra tutti gli artisti scultori di Viareggio o qui residenti assegnando al vincitore un premio di £ 10. 000. La Croce Verde si riservava comunque il diritto a far eseguire il lavoro di riproduzione a chi avesse offerto “maggiori garanzie d’esecuzione e più oneste condizioni di prezzo”. Veniva stabilito inoltre che entro trenta giorni dalla pubblicazione del bando i modelli pervenissero alla sede della Pubblica Assistenza in Via Machiavelli e che qui, nella sala centrale, avesse luogo la loro esposizione. Il Presidente Giorgetti e il Segretario Leandro Balena si sarebbero occupati di redigere il regolamento del concorso stesso (3).

Successivamente nel luglio, il Consiglio, allo scopo di agevolare gli artisti, acconsentiva che i modelli potessero essere presentati oltre che in gesso e in terra cotta anche in creta. Stabilito il termine ultimo di presentazione al 15 agosto, una volta raccolti i modelli, questi furono ininterrottamente esposti al pubblico dal 18 al 25 agosto. Su decisione del Consiglio alla commissione giudicatrice avrebbero preso parte anche il Presidente, il Segretario ed alcuni Consiglieri venendosi in ultimo a formulare i seguenti nominativi: Antonio Giorgetti, Presidente della Croce Verde, Leandro Balena, Segretario, Giovan Pasquale Francesconi, Alfredo Pardini, Leonida Santini, Consiglieri, Dott. Luciano Lucarelli, Prof. Elpidio Jenco, Renato Santini, Eugenio Pardini, Dott. Bini, Faliero Giacometti, Uberto Bonetti, Dott. Roberto Pardini, Antonio D’Arliano, Delfo Santini, Dott. Giuseppe Ciuffreda, Michele Pardini, Alfredo Catarsini, Danilo Di Prete, Aristide Cupisti, Fernando Tofanelli, Enrico Pea, Adelson Pietrini. La prima convocazione fu stabilita per il 25 agosto 1946 (4) e alla quasi unanimità il riconoscimento del primo premio fu assegnato a Inaco Biancalana nonostante la partecipazione di valenti artisti come il citato Giulio Francesconi e Gaetano Castrucci. Essendo nel frattempo pervenuto il preventivo di circa 20.000 lire rimesso dalla fonderia Lera di Viareggio, valutato che detta somma corrispondeva approssimativamente a quanto richiesto per l’esecuzione del busto in marmo, il Consiglio decideva di far eseguire l’opera in bronzo (5).

Ultimata l’opera fu infine inviata una lettera all’ Ing. Ferrucci, direttore della società Marmitalia, pregandolo di sostituire il blocco di marmo, precedentemente promesso, con una base, sempre di marmo, sulla quale collocare l’opera bronzea. Il lavoro fu condotto a termine nello stabilimento di Viareggio presso il quale si erano eseguiti tutti i lavori (6).
Nella seduta consiliare del 6 novembre 1947 il Segretario Leandro Balena rese noto ai colleghi di essersi recato insieme al Consigliere Alfiro Pelliccia presso l’amministrazione dell’Ospedale per comunicare che il busto ormai era pronto e per proporre di organizzarne l’inaugurazione in occasione della posa della prima pietra relativa alla sala operatoria dedicata al Tabarracci (7). La proposta fu accolta e l’evento inaugurale fissato per il 28 dicembre 1947. In particolare nella seduta del 18 dicembre il Consigliere Pelliccia riferiva degli accordi intercorsi con l’amministrazione ospedaliera: la cerimonia doveva svolgersi in forma semplice limitando gli inviti al Prefetto di Lucca, all’Amministrazione Comunale, ai Medici, agli Istituti di Beneficenza, al Comitato pro sala operatoria. Il Consiglio in quell’occasione decideva di parteciparvi con la propria bandiera e di invitare i soci con attraverso un manifesto murale (8).

Rubrica storica “Annotazioni in itinere

Notizie, curiosità , aneddoti e segreti dall’Archivio Storico della Croce Verde di Viareggio”

A cura di Federica Ghiselli

Note:

1. Centro Do*****entario Storico del Comune di Viareggio, fasc. personale Giuseppe Tabarracci, lettera del 15 maggio del 1929 inviata dal Tabarracci al Segretario Generale del Comune di Viareggio, c. non numerata

2. Archivio Storico Croce Verde di Viareggio d’ora in poi ASCVV, Deliberazioni del Consiglio, reg. 1, c. 24v. – 25r.

3. ASCVV, Deliberazioni del Consiglio, reg. 1, cc. 27v.- 28, sedute consiliari del 12 e del 18 giugno 1946.

4. ASCVV, Deliberazioni del Consiglio, reg. 1, cc. 29v., 31v. – 32r., sedute di Consiglio del 5 luglio e del 14 agosto 1946

5. ASCVV, Deliberazioni del Consiglio, reg. 1, c. 32v., seduta consiliare del 30 agosto 1946.

6. ASCVV, Deliberazioni del Consiglio, reg. 1, c. 38r., seduta di Consiglio del 10 dicembre 1946.

7. ASCVV, Deliberazioni del Consiglio, reg. 1, c. 47v.
La commissione incaricata di organizzare la manifestazione per l’inaugurazione del busto Tabarracci viene individuata nelle persone dei Consiglieri Pasquale Francesconi, Leandro Balena, Alfiro Pelliccia.
Il 15 aprile 1951 verranno inaugurate la sala operatoria dedicata al Tabarracci e le 3 targhe commemorative dell’opera svolta dal Comitato promotore, degli oblatori e della Pubblica Assistenza Croce Verde di Viareggio che sin dal 1920 aveva donato il proprio armamentario chirurgico all’Ospedale civico, cfr. Biblioteca Nazionale di Firenze, La Nazione Italiana, Cronaca di Viareggio, del 14 e del 15 aprile 1951.

8. ASCVV, Deliberazioni del Consiglio, reg. 1, cc. 49v. – 50r.

L’immagine riproduce il modello oggi conservato presso i locali ambulatoriali della Croce Verde di Viareggio.