Il 29 e 30 Ottobre 2009 a Viareggio si terrà un simposio internazionale avente per tema “La diffusione del liberty in Italia” ed è per l’occasione che dedichiamo lo spazio della rubrica “Annotazioni in itinere” ad Oreste Lenci come particolare ricordo e riconoscimento all’uomo e al suo ingegno artistico.
Oreste Lenci, nato a Viareggio nel 1884, si forma alla Regia Scuola di Belle Arti di Lucca. Con Giovan Battista Magagna e altri due giovani costruttori, Bertuccelli e Pieraccini, crea un’impresa di capomastri associati che nel primo decennio del Novecento si caratterizza per l’introduzione di stilemi liberty nell’edilizia viareggina ancora dominata dall’eclettismo ottocentesco.
Del 1914 è il villino oggi detto Il Guscio in via Gabriele D’Annunzio, facente parte in origine di un complesso edilizio più articolato. In seguito recupera elementi neogotici e più in genere neomedievali. Di idee socialiste, con l’avvento del fascismo e la fine della libertà di opinione, intorno al 1926 decide di emigrare con la famiglia a Barranquilla in Colombia dove continua nella sua opera di costruttore fino ad età avanzata mostrando una notevole versatilità nell’interpretare gusti e tendenze diverse.

Nell’immediato Dopoguerra si fa promotore all’estero di continue raccolte di fondi da inviare alla Croce Verde di Viareggio essendo legato da profonda amicizia a molti dei suoi militi e dirigenti tanto che nel 1950 si deciderà di annoverarlo tra i soci Vitalizi e Benefattori (seduta consiliare del 22. 11. 1950).

Il riordino dell’Archivio Storico della Croce Verde ha consentito di riportare alla luce una toccante lettera che Oreste scrive agli amici croceverdini l’anno prima di morire a Barranquilla nel 1958 e di cui proponiamo alcuni stralci:

“Barranquilla 19 Agosto 1957

Ai carissimi ed indimenticabili Amici: Del Beccaro (quello del telegramma famoso), Balena Leandro, Francesconi (il mio caro buzzone), Lelio Maffei e tutti i militi della Croce Verde Viareggina. Una stretta affettuosa dal Vostro sempre sincero Amico Orestino.
Non potendo fare che piccola cosa per la nostra cara società della Croce Verde Viareggina, della quale mi avete onorato come socio vitalizio, abbiatevi i miei ringraziamenti uniti ad affettuosi e sinceri saluti, sperando che sempre sia con Voi la Salute e la Pace. (…)
Continuamente parliamo di cari amici e della nostra Viareggio ed adoperiamo termini viareggini antichi, dei quali mai ho sentito con la mia permanenza ultima costà.
Possiamo affermare di essere tra i pochi nostri paesani che ancora parlano il dialetto viareggino, che amano il mare, la spiaggia, l’Apue, le pinete ed i tramonti.
Giacché non posso aiutare maggiormente la Croce Verde ho pensato di mettere in vendita alcun quadro ad olio da me scarabocchiato, per mandarvene il ricavato ma non so decidermi a farlo, temendo vergogna di queste mie opere. Vedremo!
Nuovi ed affettuosi saluti ed un abbraccio a tutti
Vostro sempre Oreste Lenci”

La lettera, oltre ad offrire un’interessante testimonianza dal punto di vista sociolinguistico laddove consente di cogliere alcune caratteristiche presenti nella lingua madre parlata all’estero, ci trasporta nella dimensione di un sentimento nostalgico, misto al melanconico e struggente desiderio di rivedere o di possedere nuovamente il bene prezioso, una sorta di “saudade”, termine che per molti emigrati all’estero ha significato, e a tutt’oggi spesso significa, l’impossibilità di un ritorno e la completa solitudine nel ricordo.
Agli eredi di Oreste Lenci che sappiamo essere sparsi tra il Sudamerica e il Canada un caloroso saluto dalla Croce Verde di Viareggio.

A cura di Federica Ghiselli

Fonti consultate:

· Fascicolo Oreste Lenci c/o Centro D. Storico di Viareggio;

· Permesso edilizio n. 136 del 1914 c/o Centro Do. Storico di Viareggio;

· Registro di Verbali di Consiglio 6 Luglio 1948 – 1 Dicembre 1952, c/o Archivio Storico Croce Verde in fase di riordino;

· Lettera scritta da Oreste Lenci a Leandro Balena, Del Beccaro, Lelio Maffei e a tutti i militi della Croce Verde di Viareggio da Baranquilla 19 agosto 1957, c/o Archivio Storico Croce Verde in fase di riordino;

· Lettera di condoglianze inviata dal Consiglio Direttivo alla famiglia del Socio Vitalizio Benemerito Oreste Lenci il 22 agosto 1958, c/o Archivio Storico Croce Verde in fase di riordino (N. D. R. quest’ultima in particolare ha offerto agli storici dell’arte la possibilità di datare l’anno di morte di Oreste Lenci, finora sconosciuto).