Martedì 19 Maggio 2009 la Croce Verde di Viareggio festeggia un traguardo importante: 120 anni. 120 anni di storia, impegno, solidarietà ed una stretta vicinanza alla Città che sarà ricordata nel corso di una importante e significativa serata, ad ingresso libero, in programma a partire dalle 21 nella Sala Barsanti della sede in Corso Garibaldi 171. Dopo gli interventi del Sindaco di Viareggio Luca Lunardini e del Presidente della Croce Verde Milziade Caprili, sarà proiettato un emozionante video realizzato da Antonello Santini e Andrea Passaglia, dal titolo: “Gli anni ‘60”. Un evento che lo scrittore viareggino Giampaolo Simi ricorda in questo modo:
120 ANNI, LA SFIDA CONTINUA

Quando vent’anni fa dissi ai miei che avrei fatto servizio civile alla Croce Verde, mi chiesero di primo acchito cosa mai avrebbe combinato sulle ambulanze uno come me, sprovvisto di qualsiasi nozione medica e capace di svenire alla vista di un banale esame del sangue. E in effetti non era previsto che alla Croce Verde dovessi salire sulle ambulanze. Era il 1989, l’Associazione di Pubblica Assistenza compiva un secolo di vita, e io sarei stato impiegato nelle iniziative per il centenario.

Nessuno di noi poteva sapere con certezza che il 1989 sarebbe per altro diventato uno spartiacque storico di portata mondiale. Potremmo prenderci qualche altra licenza con le ricorrenze, sottolineando come un altro ’89, il 1789, avesse due secoli prima cambiato il corso della storia, sostituendo all’intangibilità del potere per diritto divino l’intangibilità dei diritti dell’individuo. La Croce Verde di Viareggio è nata proprio nel mezzo esatto fra questi due ’89. Annotiamolo come collegamento suggestivo e forse azzardato.

Ma non lo mettiamo completamente da parte quando riflettiamo sui venti anni trascorsi da quel centenario. Nel 1989, la Croce Verde e tutto il movimento nazionale dell’Anpas si interrogavano sul proprio ruolo nel futuro, in una società in cui i bisogni si sarebbero improvvisamente moltiplicati e diversificati. Sarebbe quindi stato semplicemente impossibile dare risposte soltanto nella logica dell’emergenza o dell’assistenza; c’era il bisogno di progettare, di saper guardare avanti, anche perché alcune condizioni di svantaggio possono di fatto minare, alla base, i diritti e la cittadinanza effettiva. Ci veniva nel frattempo raccontato con grande dispiegamento di fanfare il crollo di un sistema, ma solo per desumere automaticamente che il nostro modello era quello vincente e, addirittura, l’unico possibile perché capace di funzionare naturalmente e rinnovarsi di continuo. Senza correttivi, come per magia.

Oggi la Storia assesta una delle sue durissime lezioni a quella sciagurata, colpevole bugia. Oggi non pare più contraddittorio o velleitario ragionare in termini di problemi globali e di risposte locali. Oggi ad associazioni come le Pubbliche Assistenze spetta il compito di continuare a stare accanto ai cittadini giorno per giorno, per strada o nelle loro case, e non solo nei momenti più difficili (perché la Croce Verde è anche sport, cultura, spettacolo), ma con un ruolo di progettazione e uno sguardo sempre più profondo e panoramico sul mondo. Una bella sfida. Ma centoventi anni significheranno pure avere spalle larghe, no?

Giampaolo Simi