Pisa ancora una volta accanto Viareggio. Quella terribile notte era rimasta una sola ambulanza, ma i volontari della Croce hanno fatto il possibile, e l’impossibile, per soccorrere tutti quelli che avevano bisogno. Solo una. Tutte le altre erano andate distrutte in un solo momento, in quell’inferno di quella maledetta notte. E, con quella sola, hanno lavorato senza perdersi mai di animo. Ora inizia il domani, e dopo l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale della città della Torre anche la Saint Gobain Italia ha sentito il dovere di dare un segnale concreto a una città colpita da un’immane tragedia.
La prima ambulanza nuova della Croce Verde porterà la firma della nota società del vetro. E’ stato lo stesso delegato generale della Saint Gobain Italia, Gianni Scotti, a consegnare un assegno al presidente Miliziade Caprili. Una donazione davvero importante, avvenuta ieri pomeriggio nella sala di rappresentanza del Comune alla presenza del sindaco Luca Lunardini, di tutta la dirigenza delle società del gruppo, tra cui la Saint Gobain Weber che ha sede a Viareggio dal 1976, e di buona parte dei volontari della Pubblica Assistenza.

“Il nostro gruppo ha radici profonde nel territorio toscano – come ha affermato Gianni Scotti – e ci sentiamo vicini al lutto di questa città ferita. Per questo abbiamo ritenuto un dovere sostenerli, anche per dare un segnale concreto”. La scelta è ricaduta sulla Croce Verde, e la nuova ambulanza consentirà di far fronte alla attuale carenza di mezzi di soccorso, andati distrutti, tranne uno, durante l’esplosione della cisterna di Gpl del treno della morte. Centoventi anni di storia per entrambi, anche la Saint Gobain, come la Croce Verde, è nata nel 1889, particolare questo che le fa sentire ancora più vicine. Il generoso atto da parte della azienda pisana è stato molto apprezzato da tutti.

Con l’auspicio che simili atti di solidarietà giungano anche da altre aziende del territorio toscano. Era commosso Caprili, molto commosso, ed il suo grazie è stato anticipato di qualche istante dall’applauso dei volontari. E anche della stampa. La città è ancora scossa e ci sono ancora molte cose da fare, per ripristinare le strutture della Croce Verde e rimettere a regime ogni sua attività. “Le ambulanze sono necessarie, sono l’unico mezzo con il quale soccorrere chi ha bisogno”. E da queste si riparte, grazie a un atto di amore, arrivato da Pisa. “Di tutti i soldi che riceveremo – è una precisazione che Caprili ha voluto fare – la Croce Verde non toccherà un centesimo oltre a quelli necessari. A lavori ultimati, e parco macchine ricostituito, le cifre in esubero andranno integralmente a chi ha perso tutto”. E sono in tanti. Purtroppo.

Letizia Tassinari