In occasione dell’anniversario della strage ferroviaria, ieri pomeriggio alle 18.30 alla sede della Croce Verde è stato consegnato un piccolo volumetto di ricordi e disegni fatti dai bambini della III C della scuola elementare Don Sirio Politi. “Diploma di coraggio”, è il titolo del volumetto realizzato con il contributo della Pubblica Assistenza anch’essa gravemente colpita dall’esplosione della cisterna killer in quella notte di apocalisse che ha seminato distruzione.
“E’ trascorso un anno e la città ha fatto molte cose per non dimenticare la tragedia – commenta il presidente Milziade Caprili – , noi come Croce Verde abbiamo destinato gran parte degli aiuti economici per sostenere con una borsa di studio i bambini che sono scampati alla strage,”. Senza distinzioni di colore di pelle, e di razze. E proprio in virtù di questa scelta di destinare i soldi alle piccole vittime dell’immane tragedia che ha distrutto un quartiere di Viareggio, la Croce Verde ha deciso di riprodurre, ad un anno dalla strage, le lettere, i piccoli pensieri e i disegni dei giovanissimi alunni della scuola elementare del quartiere della Migliarina, consegnati a Caprili “in una commovente mattina del 29 maggio scorso che ha insegnato a noi grandi la speranza”.

Nel piazzale adiacente alla Croce Verde è stato poi inaugurato un basso rilievo in marmo raffigurante la cisterna killer: l’artista, Mauro Bertoni, con questa immagine, ha voluto fissare la notte di quel tragico evento di morte e di dolore che sconvolse Viareggio, e trasmettere la memoria e il ricordo di quanti hanno perso la vita.

Il marmo bianco e duro di Carrara è la memoria, inserito nel tufo dalle mille porosità a simboleggiare il respiro di ha perso la vita ma continua a vivere nel ricordo e negli affetti.

Alla cerimonia erano presenti oltre alle autorità civili e militari locali, anche il Console Generale del Marocco Haddou Esaadi.”Giudico importante che ieri al corteo ci sia stata tutta la città – afferma il senatore Caprili -, ma ancora una volta il problema è come continuare per garantire giustizia e ricostruire quella parte della città distrutta.

I 32 morti pesano sulla vita personale e su quella della città, anche se la vita continuna, e deve continuare”. Ancora più importante, per il presidente della Croce Verde, è “fare in modo che da questa tragedia possa nascere qualcosa di buono per tutti: maggiore sicurezza, perchè non ci sia mai più un’altra strage”. I treni attraversano tutte le città.

Letizia Tassinari